blog irriverente fra il sarcastico e il tedioso su bici, mobilità ed altro

Modelli di (im-) mobilità quotidiana, al lavoro e a scuola in bici, pantofole sui pedali, verdi d'invidia, bocciofile, terrore motorizzato, terapie consolatarie, ciclabilità e fregature, miserie umane al volante e in sella, dopolavoro biciclettaro, "o il codice o la vita", treno+bici, tramvie ed intermodalità, redistribuzione dello spazio stradale ...
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lunedì 23 dicembre 2013

Chi sono i giocatori in campo?

L'italietta nostrana è notoriamente molto indietro in tutti i settori della mobilità e quindi non stupisce che la ciclabilità sia, se possibile, ancora più indietro.
In sostanza dalla nascita dei primi gruppi locali che si interessavano di questi temi ben poco si è smosso nella realtà. Da piccolissimi gruppi locali si è passati a movimenti piuttosto ampi, ad organizzazioni come Fiab interamente focalizzata sulla bicicletta, ad altre, come Legambiente, che ne hanno fatto un loro tema di rilievo, fino alla comparsa sulla ribalta mediatica della campagna #salvaiciclisti e poi del movimento non strutturato che ne è scaturito.
Ci sono stati anche alcuni importanti eventi di rilievo: la grande manifestazione dei Fori Imperiali nel 2012, gli Stati Generali della Bicicletta a Reggio Emilia, ancora la manifestazione a Milano per la "mobilità nuova", flash mob, ecc.

Di certo il vento è cambiato e soffia a favore della mobilità in bici, d'altra parte non si sono avuti per ora effetti di rilievo istituzionali o sulle strade italiane, con la sola eccezione di alcune  delle città con amministrazioni illuminate che già in passato si erano distinte.