blog irriverente fra il sarcastico e il tedioso su bici, mobilità ed altro

Modelli di (im-) mobilità quotidiana, al lavoro e a scuola in bici, pantofole sui pedali, verdi d'invidia, bocciofile, terrore motorizzato, terapie consolatarie, ciclabilità e fregature, miserie umane al volante e in sella, dopolavoro biciclettaro, "o il codice o la vita", treno+bici, tramvie ed intermodalità, redistribuzione dello spazio stradale ...
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giovedì 25 maggio 2023

Narrazioni

Sto pensando di tornare a scrivere qui, che ne dite?
Magari ad alcuni non piacerà ...

mercoledì 2 marzo 2022

La rivoluzione (ciclabile) non ha luogo


L’incrociatore Aurora e la presa
del Palazzo d’Inverno …


Si dice che la bicicletta sia una rivoluzione. Forse è un po' esagerato, o una pretesa eccessiva. Ma mi ha fatto balenare per la testa una metafora densa di storia: la presa del Palazzo d’Inverno, quella della Rivoluzione d’Ottobre, soprattutto per motivi immaginifici.

La folla affamata tumultua, assedia la residenza dell’odiato zar. Soldati, operai, donne, malamente armati, attendono solo un segnale. L’incrociatore “Aurora”, in mano ai marinai ammutinati, gira le sue batterie, pronto a far fuoco e dare il via all’assalto. Ma dove sono i capi rivoluzionari? Non si trovano, nessuno sa dove si siano cacciati. Gira voce che uno sia seduto sul divano in pantofole, alla TV, mentre un altro partecipa attivamente al Simposio “Suicidi sulle Ferrovie Dimenticate – Problemi e Opportunità”. C’è poi chi è impegnato in una consulenza professionale per l’Ente di Promozione del Lago Titicaca, mentre altra figura chiave guida una vacanza attiva con raduno nelle lande sperdute del Belucistan. Ce n'è poi uno che fa giratine sulle colline, ma in fondo non ha mai avuto pretese di cambiare nulla, si accontenta di sudare pedalando. Un altro invece si è reso irreperibile, non risponde al telefono di casa, al cellulare, alle email … cazzo non esistevano ancora, che figura sto facendo! Vabbè, gli mandano dei messaggeri a casa, ma lui nisba. Qualche altro leader è un po’ perplesso delle defezioni, ma insomma cerchiamo di comprenderli, avranno le loro sensibilità.

La presa del Palazzo d’Inverno viene rinviata, e non avrà luogo. Meglio fare vita tranquilla, è meno faticoso, non c’è da rompersi tanto. La Rivoluzione si ferma lì, e magari è anche un bene: notoriamente quella vera non ha avuto gli esiti che i suoi entusiasti sostenitori si aspettavano. Meglio starsene a casina, cincischiare, rimpallare, tergiversare, e per carità non si deve essere così autoritari.
Che abbiano ragione loro, quelli del tran tran quotidiano e del vivacchiare?

giovedì 24 febbraio 2022

Rieccomi

E' dal 2014 che non scrivo su questo blog, cosa mi spinge a riprendere la penna digitale? Una bella domanda che trova, forse, qualche risposta, leggendo i (per me) divertenti articoletti da ora in poi.
No, non piaceranno a tutti, va ammesso.
Sarà un mix di  miei divertissement (parola snob da snob), utilità e razionalità, e vari fattori contigui o collaterali, Anzi, oltre a me potrete rileggere anche qualche altra penna, non necessariamente in sintonia con me, ma non meno acuta, sui temi della ciclabilità, della mobilità, delle cellule grigie e altro ancora. Li sto andando a stanare dal letargo. In certi casi i pezzi li riceverò da qualche scribacchino che è troppo pigro per occuparsi dell'impaginazione, o forse vuole mantenere un' ancor più rigido anonimato. Fornirò il mio modesto supporto provvedendo io a pubblicare l'incendiario scritto, usando il mio niccneime e il mio eccaunt. Magari specificando in calce che l'autore vero non sono io. Diavolo di un bloggaro ...
Sarà anche un modo per ampliare lo stile non sempre adeguato dei post e dei commenti su Facebook  e altri strumenti digitali che permetta, anzi faciliti, di esprimere roba neanche troppo difficile in più di qualche riga. Eh già, il sarcasmo, l'ironia, l'arguzia, non sempre trovano il terreno più adatto in poche righe.
Ad maiora!!

venerdì 19 dicembre 2014

C'era una volta ... che il senso unico eccetto bici non s'ha da fare

Favola autobiografica con Valerio Parigi, un Innominato parlamentare e altri personaggi

C'era una volta ... un re, diranno i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno.
Ops, no scusate, vi sto raccontando Pinocchio, (vedi) e invece volevo parlarvi d'altro. Dunque, c'era una volta chi diceva chi "i sensi unici eccetto bici non si puo' "  e che "sono pericolosi".

Era una notte buia e tempestosa ... o per la verità era una serata tiepida e piena di luce, a Stoccolma in pieno agosto il sole non scompare fino a notte fonda. Mi beavo nuotando nell'acqua dei fiordi quando, dal cellulare di un misterioso parlamentare, mi giunge la ferale notizia: con un colpo di mano un paio di deputati hanno bocciato la norma del nuovo codice della strada che prevede esplicitamente i sensi unici eccetto bici. La madre di tutte le battaglie, nel rovesciare logiche perverse, e nell'adeguare l'Italia al resto d'Europa, rischia di sfociare in una Caporetto. E di una disfatta militare ci sono molti elementi. Gli Stati Maggiori delle truppe ciclabili sono a crogiolarsi sotto l'ombrellone o a faticare su assolate strade, il nemico autocentrico ha condotto un attacco a sorpresa e sfondato le linee. Ci salverà il Piave? Vai oltre e lo saprai ...

martedì 14 ottobre 2014

mica servono!!!


Un esempio dalla Danimarca - invece nell'Italietta sappiamo fare di meglio, siamo più avanti?
































D'altra parte ...

 https://www.youtube.com/watch?v=bCX_adC3oD8